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La candida
Candida albicans è un lievito che appartiene alla classe dei saccaromiceti: normalmente è presente nel cavo orale, nell’intestino e nella vagina come saprofita senza alcuna manifestazione clinica fastidiosa.
La Candida può diventare patogena, cioè capace di produrre malattie, in particolari condizioni quali:
- stress
- gravidanza
- abuso di antibiotici
In questi casi, particolarmente a livello vaginale, la Candida albicans si trasforma nella forma patogena (forma ifale) e aderisce all’epitelio vaginale con produzione di enzimi responsabili del processo infiammatorio.
Le vaginiti da candida albicans: le recidive
Le vaginiti da Candida albicans sono le più comuni e costituiscono circa il 50% del totale delle vaginiti infettive.
Si manifestano con sintomi tipici:
- abbondanti perdite bianche di tipo caseoso, inodori
- forte prurito
- importante stato infiammatorio ai genitali esterni
Le vaginiti da Candida albicans sono molto diffuse nella popolazione femminile: circa il 75% delle donne ne soffre almeno una volta nel corso della vita.
Inoltre, sono molto comuni le recidive dopo il primo episodio. Particolarmente significativo il fatto che il 4-8% delle donne soffrano di vaginiti da Candida albicans ricorrenti con almeno 4 episodi all’anno.
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Le vaginiti da candida albicans: la terapia
I protocolli terapeutici prevedono l’utilizzo di specifici antimicotici per uso topico (ovuli o crema) per 7-14 giorni oppure l’utilizzo di antimicotici sistemici per 1-3 giorni.
Più complessa è la terapia per le vaginiti da Candida albicans recidivanti con la presenza di almeno 4 episodi nell’anno. In questi casi viene consigliata la terapia di base a cui va associato un trattamento con antimicotico orale per almeno 6 mesi.
Saccharomyces Cerevisiae CNCM I-3856 e vaginiti recidivanti
Il Saccharomyces cerevisiae è un lievito salutare normalmente usato nell’industria alimentare per la sua capacità di fermentare gli zuccheri.
Il Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3856 è uno specifico ceppo appositamente selezionato e studiato, sia a livello microbiologico che clinico, per ripristinare l’equilibrio della flora vaginale.
Questo particolare ceppo di lievito è stato oggetto di uno studio clinico che ha dimostrato un’attività probiotica che antagonizza la Candida albicans e accelera il ripristino della normale flora vaginale, migliorandone la funzionalità e lo stato fisiologico. Di conseguenza, viene limitata in modo considerevole la possibilità di nuove aggressioni esterne da parte di altri lieviti potenzialmente dannosi come Candida albicans.
Da questi studi si evidenzia che l’assunzione di Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3856 rende più efficace il trattamento farmacologico con antimicotico e previene la ricorrenza di recidive limitando contemporaneamente lo stato infiammatorio vaginale.
Saccharomyces Cerevisiae CNCM I-3856 e gravidanza
La vaginite da candida è particolarmente frequente in gravidanza infatti colpisce circa 1 donna su 3.
Il Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3856 non presenta alcuna controindicazione e può essere usato tranquillamente durante la gravidanza.