Modulazione della risposta immunitaria mediata da nucleotidi assunti con la dieta
Autori: Gil – European Journal of Clinical Nutrition, 2002, 56, Suppl 3, S1–S4
I nucleotidi assunti con la dieta hanno un effetto modulatorio sul sistema immuntiario, sono infatti coinvolti nella maturazione, attivazione e proliferazione dei linfociti.
I nucleotidi assunti con la dieta sono considerati benefici, specialmente per i bambini, poiché influenzano positivamente il metabolismo dei lipidi, l’immunità e la crescita, lo sviluppo e la riparazione dei tessuti. I tessuti che proliferano rapidamente, come il sistema immunitario o l’intestino, non sono in grado di soddisfare le esigenze di sintesi di nuovi nucleotidi e utilizzano preferenzialmente la via del riciclo, recuperando nucleosidi e nucleobasi dal sangue e dalla dieta. Nella presente revisione descriviamo l’effetto modulatorio dei nucleotidi assunti con la dieta sul sistema immunitario insieme ad alcuni dei loro effetti sul tessuto linfoide associato all’intestino. I nucleotidi assunti con la dieta influenzano la maturazione, l’attivazione e la proliferazione dei linfociti sia nell’intestino tenue sia nel sangue. Inoltre, sono coinvolti nel miglioramento della fagocitosi dei macrofagi e dell’ipersensibilità ritardata, nonché delle risposte alloinnesto e tumorali. Inoltre, contribuiscono alla risposta delle immunoglobuline nei primi anni di vita, avendo un effetto positivo sull’infezione. Infatti, è stato dimostrato che l’incidenza e la durata della diarrea acuta è inferiore nei neonati alimentati con formule che integrano nucleotidi. I meccanismi molecolari con cui i nucleotidi assunti con la dieta modulano il sistema immunitario sono praticamente sconosciuti.
I nucleotidi assunti con la dieta possono influenzare la biosintesi proteica così come la trasduzione del segnale di membrana mediata dall’interazione di nucleosidi esogeni e i loro recettori possono anche contribuire a modulare l’espressione di un certo numero di geni, alcuni dei quali possono influenzare direttamente i livelli di citochine intestinali.