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Cistiti ricorrenti: il ruolo dell’infiammazione
In corso di cistiti ricorrenti molto spesso lo stato infiammatorio a livello vescicale, determinato da un’infezione batterica, tende a mantenersi nel tempo, anche quando la componente batterica è stata apparentemente debellata.
Questo stato infiammatorio sub cronico è responsabile di tutta una sintomatologia costituita da bruciori, dolori e pesantezza a livello vescicale che può protrarsi per periodi anche abbastanza lunghi e che sono causa di notevoli disagi nella vita quotidiana.
In questi casi risulta utile l’uso di particolari sostanze vegetali, ricche di enzimi proteolitici, in grado di favorire una fisiologica azione antiinfiammatoria ed antiedemigena a livello del sistema urinario.
In particolare la Bromelina, estratta dal gambo dell’ananas, la Papaina, ricavata dalla papaya e la Proteasi da Fungo estratta dal fungo Asperillus Oryzae, risultano particolarmente efficaci in quanto sono in grado di agire ciascuno ad uno specifico livello di pH, cioè sono in grado di esercitare la loro azione indipendentemente dal grado di acidità delle urine di ogni soggetto.
Gli enzimi proteolitici possono risultare utili in corso di cistiti batteriche ricorrenti
Molto spesso la terapia delle infezioni del tratto urinario si avvale di principi attivi antibatterici e antisettici anche se la loro efficacia tende a ridursi nel tempo. È quindi necessario sviluppare trattamenti alternativi per migliorare l’efficacia della terapia. Il trattamento sistemico con enzimi proteolitici ha dimostrato di essere efficace nel trattare svariati disturbi a livello urinario.
Studio clinico sugli enzimi proteolitici
Sono state studiate 60 donne di età fra 19 e 45 anni con cistiti batteriche ricorrenti che sono state divise in due gruppi di 30 pazienti ciascuno: il primo gruppo riceveva la terapia antibiotica standard mentre il secondo gruppo, oltre all’antibiotico ha assunto un preparato a base di enzimi proteolitici.
La valutazione dell’efficacia è stata effettuata al 1°-7°-14° giorno includendo il controllo della sintomatologia, l’intensità del dolore e test di laboratorio. Durante il controllo a lungo termine (6 mesi dopo la conclusione della terapia) il tasso di ricaduta è stato valutato in entrambi i gruppi.
Risultati
All’inizio dello studio tutte le pazienti manifestavano segni clinici e di laboratorio di cistite. Entro il 14° giorno si è avuta una normalizzazione dei parametri in entrambi i gruppi, tuttavia le pazienti che assumevano anche la terapia enzimatica sistemica mostravano un più rapido sollievo dello stato infiammatorio (riduzione del numero di minzioni, dell’urgenza e della nicturia) a partire dal 7° giorno di trattamento. Durante i 6 mesi del controllo a lungo termine le ricadute sono state del 30% nel primo gruppo e solo del 13,3% nel secondo gruppo.
Conclusioni
Il risultato dello studio ha dimostrato la buona efficacia della terapia con enzimi proteolitici, che garantiscono un più rapido miglioramento dei sintomi urinari e del dolore, così come la riduzione delle recidive nelle donne con cistite batterica cronica recidivante.
Bibliografia
A.V. Kuzmenko et al- Systemic enzyme theraphy for treatment of women with chronic recurrent bacterial cystitis- Urologiia 2020 apr(2) :35-40