Fillanto

Phyllantus niruri L., conosciuta anche come spaccapietre per le sue proprietà benefiche contro i calcoli renali, è una pianta originaria delle fasce tropicali che viene utilizzata nelle medicine tradizionali di Sud America, Cina e India.
I primi studi fitochimici sul fillanto risalgono alla metà del 1800, quando è stato estratto il primo
componente bioattivo, la fillantina. Studi più recenti hanno poi rivelato la presenza di più di 50 composti con attività farmacologica, inclusi tannini, alcaloidi, flavonidi, lignani e triterpeni.

Uno studio in vitro sull’effetto dell’estratto di fillanto sulla cristallizzazione dell’ossalato di calcio ha mostrato che è in grado di limitare la crescita e l’aggregazione dei cristalli di ossalato, interrompendo così la formazione dei calcoli nelle prime fasi.
In uno studio su ratti, l’assunzione di fillanto ha portato ad una modificazione della forma dei calcoli renali, rendendo la loro superficie più liscia e la massa più fragile, facilitandone così la rimozione o dissoluzione.
Inoltre, il fillanto ha attività antispasmodiche che portano al rilassamento della muscolatura liscia, per lo più a livello del tratto urinario, facilitando l’eliminazione dei calcoli renali.

Uno studio clinico del 2018 ha confermato che il fillanto contribuisce all’eliminazione dei calcoli renali. I pazienti selezionati per lo studio avevano calcoli renali di dimensione inferiore al centimetro. Sono state effettuate analisi su sangue e urine dei pazienti prima dell’assunzione di fillanto e dopo 12 settimane, rivelando una diminuzione significativa di ossalato e acido urico nelle urine nei pazienti con iperossaluria e iperuricosuria. Inoltre, l’assunzione di fillanto è risultata sicura, non avendo causato effetti avversi significativi.

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